Categoria: BioEdilizia e Green Building
Data: 03/05/2015
Il tufo come materiale edile in termini di struttura e conservazione
TUFI BASALTICI: caratteristici delle aree alpine e prealpine dell’Italia nord orientale, hanno struttura brecciata, frequentemente fossilifera, accompagnata da intrusioni laviche.
TUFI PORFIRICI: spesso associati alle colate di porfidi quarziferi delle aree alpine, appaiono saldamente cementati e compatti con frequenti presenze di frammenti vetrosi in schegge minutissime.
TUFI CRISTALLINI: si differenziano dai tufi porfirici per la struttura prevalentemente non vetrosa (assenza o scarsa rilevanza di frammenti vetrosi).
TUFI PORFIRITICI MELAFIRICI: caratteristici delle zone alpine ed appenniniche della penisola, frequentemente associati a rocce eruttive, spesso caratterizzati da inclusioni di leucite, algite ecc., hanno colore bigio nelle Alpi Carniche mentre la varietà rossastra dei Colli Albani prende il nome di “Peperino”.
TUFI DIABASICI: sono caratterizzati da profonde alterazioni chimiche e dinamiche con frequenti presenze scistose, carbonatiche e cloritiche.
TUFI TRACHITICI: caratteristici delle aree Flegree, sono ricchi di minerali, presentano grana ed aspetto variabile, con frequenti intrusioni di lave antiche e proietti vulcanici.
TUFI LIPARITICI: sono caratterizzati dall’abbondanza di componenti vitree inframmezzate da minuti frammenti a struttura pomicea.
TUFI TRACHEITICI POMICEI: rappresentano la varietà giallastra dei tufi trachitici; caratterizzati dalla frequente intrusione di pomice, appaiono relativamente coerenti e resistenti : sono diffusi nelle zone vulcaniche dei litorali mediterranei (Tirreno ed Egeo; un notevole esempio il Tufo di Posillipo).
TUFI PALAGONITICI: rappresentano una varietà dei tufi basaltici con tessitura amorfa o criptocristallina, il colore, giallastro o bruno, deriva dalla differente alterazione di frammenti basaltici; di natura basica, sono facilmente decomponibili dagli acidi : particolarmente abbondanti nelle aree siciliane o assimilabili.
TUFI CALCAREI: originati per deposito concrezionale di acque calcarifere, costituiti soprattutto da calcite o dolomite, vengono talvolta definiti con il termine “pietra spugna” o “spugnone”; sono assimilabili, in qual-che misura, ai travertini.
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