Giunti murari, colmatura, modalità, materiali, comportamento.
  

1 - Premessa

Il giunto può essere definito come una discontinuità tra due elementi di una costruzione. Nelle note che seguono ci si occupa dei giunti murari, ovvero delle superfici di contatto dei conci di mattoni o di pietra in cui è interposta la malta; tali giunti, nella parte in vista possono essere opportuna-mente sagomati, sulla base dei profili usuali, proposti nella tabella di seguito riportata, che ne considera anche le incidenze di durabilità connessi con la morfologia.

I giunti possono essere considerati come elementi importanti, sia sotto l’aspetto estetico, definendo l’impronta ed il disegno murario, che in termini propriamente strutturali, poiché sui giunti si scarica-no le forze tra mattone e mattone e/o fra pietra e pietra. La morfologia dei giunti, inoltre, unita alle caratteristiche del materiale che ne riempie la sezione, ha influenze non trascurabili sulla durabilità della muratura.

2 – Profili più ricorrenti

Nella sequenza di seguito proposta i profili più ricorrenti sono elencati in una successione che può anche essere considerata come una classifica di valutazione dell’idoneità di ciascun profilo in termini di durabilità. 

3 – Geometrie e comportamento 

Le forme di stilatura più ricorrenti non sempre si accompagnano alla condizione migliore per la durabilità del giunto e della muratura, in funzione del corretto deflusso dell’acqua meteorica e degli agenti atmosferici in genere, determinato dalla sagomatura realizzata. A solo titolo di esempio, la colmatura piena, continua e la colmatura semplicemente incassata possono favorire ristagni d’acqua e permeazioni dell’acqua stessa nella muratura. Al contrario, la colmatura concava e, sep-pure in misura inferiore quelle ad angolo, favoriscono lo scorrimento e l’allontanamento dell’acqua.

4 – Modalità di stilatura

Le immagini che seguono rappresentano una schematizzazione delle fasi operative essenziali di una corretta stilatura.

Una descrizione più dettagliata può essere espressa in termini di protocollo indicativo:

protocollo indicativo

4.1 - Asportazione della malta di allettamento nella sezione di colmatura con accurata preparazione dei supporti, ivi compresa l’asportazione degli imbrattamenti e della polvere, la saturazione dei supporti con acqua e l’attesa per il conseguimento della condizione “satura a superficie asciutta”, attraverso l’utilizzo delle specifiche attrezzature richiamate nel paragrafo 5.

4.2 - Preparazione della malta di stilatura, da effettuarsi in funzione del materiale e della modalità prescelta, sulla base delle indicazioni e dei mix design riportati nel paragrafo 6.

4.3 - Esecuzione della stilatura mediante applicazione della malta sopra indicata, con l’utilizzo degli attrezzi più convenienti, in funzione delle dimensioni dell’intervento, della morfologia muraria e dell’organizzazione di cantiere.
 
4.4 - Sagomatura della stilatura in funzione dello specifico profilo prescelto, con l’utilizzo degli at-trezzi più convenienti, in funzione delle dimensioni dell’intervento, della morfologia muraria e dell’organizzazione di cantiere.
 
4.5 - Adozione delle necessarie modalità di cura e stagionatura umida delle malte fresche comun-que esposte.
 

5 – Attrezzature

Gli attrezzi da utilizzare nella colmatura e nella stilatura dei giunti murari possono essere suddivisi in funzione delle differenti fasi operative.

6 – Materiali, prodotti, mix design

Si prospettano, a titolo di esempio, le opzioni rappresentate dall’uso dello specifico premiscelato SA-NAZIEG, così come l’opportunità di confezionare, direttamente in cantiere, una malta alla calce idraulica ed una malta alla calce idraulica e cocciopesto. Le miscele forniscono indicativamente 200 litri di malta fresca.