Categoria: BioEdilizia e Green Building
Data: 11/03/2014
Le alghe terrestri sono organismi vegetali di dimensioni microscopiche prevalentemente unicellulari, con la tendenza ad aggregarsi
I quesiti posti concernono le modalità di bonifica delle manifestazioni conseguenti all’insediamento delle alghe sulle superfici murarie, nonché le possibili modalità di prevenzione e protezione delle nuove costruzioni. Le informazioni schematiche di seguito riportate possono fornire utili informazioni per delineare il contesto funzionale in termini di concreta ed efficace fattibilità.
Le aree climatiche mediterranee prossime alle aree sub continentali caratterizzate da lunghi periodi di irraggiamento solare ed escursioni termiche comprese nell’intervallo – 10/+35° C, determinano ambienti che favoriscono molteplici tipi di flora sia spontanea che da coltivazione, considerevolmente differenti anche tra aree vicine.
Nel contesto descritto è certamente significativa la diffusione di microrganismi vegetali di varia natura, alghe comprese, che, in presenza di condizioni favorevoli, esposizioni umide con limitato apporto di irraggiamento U.V., possono abbandonare lo stato di latenza per manifestarsi nella forma aggregativa rappresentata da insediamenti più o meno vistosi.
Le alghe terrestri sono organismi vegetali di dimensioni microscopiche, prevalentemente unicellulari, con la tendenza ad aggregarsi, sino a formare colonie di numerosi individui collegati da sostanze mucillaginose o filamentose, caratterizzate da:
fase di sviluppo |
fattori di sviluppo |
pigmentazione |
---|---|---|
insediamento delle spore |
umidità, radiazione solare ridotta |
ASSENZA DI MODIFICAZIONI |
comparsa delle alghe |
umidità, radiazione solare ridotta |
COLORAZIONE VERDASTRA |
proliferazione delle alghe |
aggressione metabolica ai tessuti minerali |
COLORAZIONE VERDE SCURO |
insediamento di muffe, licheni |
umidità, minerali, ridotta radiazione solare |
COLORAZIONE NERASTRA |
Sulla scorta delle osservazioni sopra riportate, con particolare riferimento ai punti 4.2, 4.3, e 4.4 i rivestimenti murari in aree ed esposizioni favorevoli all’insediamento algale (paragrafo 2) dovranno essere caratterizzati da composizione e caratteristiche chimico-fisiche il più possibile coerenti con l’esigenza di inibire od ostacolare efficacemente il contatto diretto delle possibili spore con la superficie muraria esposta.
A titolo di esempio sono certamente consigliabili rivestimenti e finiture idrorepellenti di tipo silossanico (PROTECH SIL P, PROTECH SIL I), in grado di assicurare i contatti diretti sopra accennati e, nel contempo, di migliorare la capacità autopulente delle superfici murarie attraverso l’azione di rimozione indotta dall’effetto “lotus”.
Per i motivi richiamati i rivestimenti e le finiture a base di grassello di calce e/o di silicati, sono da considerare con cautela poiché la natura “minerale” che li caratterizza li rende vulnerabili agli insediamenti algali ed alla loro proliferazione, nonostante gli aspetti positivi rappresentati dalla stabilità delle pigmentazioni, l’assenza di problemi connessi con la carbonatazione e la particolare eco-compatibilità (depolimerizzano rapidamente, disperdendosi sotto forma di composti silicici, indistinguibili da quelli presenti in natura).
La presenza di insediamenti algali rende necessari interventi di bonifica estetico-funzionale in grado di rimuovere efficacemente e stabilmente le manifestazioni assicurando, nel contempo, livelli accettabili di protezione ed auto protezione.
Nel contesto accennato sono da evitare interventi di rimozione meccanica accompagnati, o meno, dagli usuali trattamenti algicidi. Occorre infatti considerare che questi sistemi di rimozione, da un lato, non risultano efficaci nei confronti delle ife connaturate nel tessuto murario (3.7) e dall’altro, comportano alterazioni della tessitura superficiale tali da determinare disomogeneità significative, in termini di capacità di assorbimento, e possibili vistose alterazioni di aspetto (macchie) con l’applicazione dei successivi presidi di protezione.
Tutto ciò premesso le modalità di bonifica consigliabili sono certamente rappresentate dall’applicazione di soluzioni ecologiche con effetti antiriproduttivi (CONSILEX ANTIMUFFA REMOVER), dall’attesa necessaria a svilupparne completamente l’azione e dalla successiva creazione di presidi idrorepellenti trasparenti (CONSILEX ALTRAIN), in grado di inibire o ostacolare il contatto dell’acqua e degli agenti contaminanti con le superfici murarie.
L’applicazione di CONSILEX ANTIMUFFA REMOVER non richiede interventi di asportazione diretta degli insediamenti che potrebbero causare lo spostamento e la diffusione delle spore. Sviluppa un’efficace azione antiriproduttiva progressivamente più evidente nel tempo e può essere ripetuta, ove necessario, dopo circa 15 giorni, per una più rapida efficacia
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