Alghe: insediamento, bonifica e provvedimenti di protezione

Categoria: BioEdilizia e Green Building
Data: 11/03/2014

Le alghe terrestri sono organismi vegetali di dimensioni microscopiche prevalentemente unicellulari, con la tendenza ad aggregarsi

1.0 – Quesiti

I quesiti posti concernono le modalità di bonifica delle manifestazioni conseguenti all’insediamento delle alghe sulle superfici murarie, nonché le possibili modalità di prevenzione e protezione delle nuove costruzioni. Le informazioni schematiche di seguito riportate possono fornire utili informazioni per delineare il contesto funzionale in termini di concreta ed efficace fattibilità.

2.0 – L’ambito

Le aree climatiche mediterranee prossime alle aree sub continentali caratterizzate da lunghi periodi di irraggiamento solare ed escursioni termiche comprese nell’intervallo – 10/+35° C, determinano ambienti che favoriscono molteplici tipi di flora sia spontanea che da coltivazione, considerevolmente differenti anche tra aree vicine.

Nel contesto descritto è certamente significativa la diffusione di microrganismi vegetali di varia natura, alghe comprese, che, in presenza di condizioni favorevoli, esposizioni umide con limitato apporto di irraggiamento U.V., possono abbandonare lo stato di latenza per manifestarsi nella forma aggregativa rappresentata da insediamenti più o meno vistosi.

3.0 – Alghe e biodeteriogeni

Le alghe terrestri sono organismi vegetali di dimensioni microscopiche, prevalentemente unicellulari, con la tendenza ad aggregarsi, sino a formare colonie di numerosi individui collegati da sostanze mucillaginose o filamentose, caratterizzate da:

  1. Colorazione variabile con il tipo di organismo, con la fase del ciclo di sviluppo, e con l’eventuale presenza di microrganismi eterotrofi (tabella 1);
  2. Pur necessitando della luce per la fotosintesi, date le ridotte dimensioni dei singoli individui e la “parete sottile” che li caratterizza, sono sensibili ai raggi U.V. e, per questo motivo, privilegiano gli insediamenti su superfici fredde, riparate (in termini di esposizione all’irraggiamento solare);
  3. Si insediano e si sviluppano anche in presenza di limitate disponibilità di sostanze minerali;
  4. Determinano la ritenzione dell’acqua e l’amplificazione delle instaurazioni umide;
  5. I prodotti del metabolismo algale, aggressivi nei confronti dei tessuti minerali, facilitano l’impianto e lo sviluppo di microrganismi eterotrofi, nonché di organismi complessi quali i funghi ed i licheni;
  6. Possono penetrare nel tessuto murario per alcuni millimetri contribuendo ad aumentarne la porosità ed il distacco particellare;
  7. Durante i periodi di umidità ridotta ed elevata temperatura (periodo estivo), possono ridurre significativamente la loro presenza: la colonia algale si secca e “muore”, cambiando aspetto e colore, lasciando però tracce di resistenza, vitali per lunghi periodi, che con l’intervenire di condizioni più favorevoli (autunno, inverno), sono in grado di dare origine a nuove colonie algali. 


4.0 – considerazioni tecnologiche

  1. L’importanza degli insediamenti e la fase di sviluppo degli stessi può essere valutata, seppure sommariamente, attraverso l’apprezzamento quantitativo e pigmentazione assunta (tabella in calce).
  2. La capacità delle alghe di sviluppare un efficiente metabolismo anche con quantità estremamente ridotte di composti minerali (3.3) determina la necessità di provvedimenti atti ad ostacolarne il contatto diretto con il tessuto murario.
  3. La capacità delle alghe di penetrare in profondità nelle murature (3.6) conferma la necessità di provvedimenti atti ad ostacolarne il contatto diretto con il tessuto murario.
  4. La “ritenzione dell’acqua”, tipica degli insediamenti algali ed il conseguente instaurarsi di zone fredde e fenomeni di condensazione superficiale (3.4) rende necessari provvedimenti atti ad ostacolare, con apporti idrorepellenti, la penetrazione e la motilità dell’acqua sulle superfici murarie.
  5. La peculiarità delle alghe di lasciare tracce di resistenza vitale, più o meno profonda, anche a seguito di asportazioni apparentemente riuscite (3.7) rende necessari mezzi di rimozione caratterizzati da effetti antiriproduttivi efficaci.​​

fase di sviluppo

fattori di sviluppo

pigmentazione

insediamento delle spore

umidità, radiazione solare ridotta

ASSENZA DI MODIFICAZIONI

comparsa delle alghe

umidità, radiazione solare ridotta

COLORAZIONE VERDASTRA

proliferazione delle alghe

aggressione metabolica ai tessuti minerali

COLORAZIONE VERDE SCURO

insediamento di muffe, licheni

umidità, minerali, ridotta radiazione solare

COLORAZIONE NERASTRA

5.0 – provvedimenti per le nuove costruzioni

Sulla scorta delle osservazioni sopra riportate, con particolare riferimento ai punti 4.2, 4.3, e 4.4 i rivestimenti murari in aree ed esposizioni favorevoli all’insediamento algale (paragrafo 2) dovranno essere caratterizzati da composizione e caratteristiche chimico-fisiche il più possibile coerenti con l’esigenza di inibire od ostacolare efficacemente il contatto diretto delle possibili spore con la superficie muraria esposta. 

A titolo di esempio sono certamente consigliabili rivestimenti e finiture idrorepellenti di tipo silossanico (PROTECH SIL P, PROTECH SIL I), in grado di assicurare i contatti diretti sopra accennati e, nel contempo, di migliorare la capacità autopulente delle superfici murarie attraverso l’azione di rimozione indotta dall’effetto “lotus”.

Per i motivi richiamati i rivestimenti e le finiture a base di grassello di calce e/o di silicati, sono da considerare con cautela poiché la natura “minerale” che li caratterizza li rende vulnerabili agli insediamenti algali ed alla loro proliferazione, nonostante gli aspetti positivi rappresentati dalla stabilità delle pigmentazioni, l’assenza di problemi connessi con la carbonatazione e la particolare eco-compatibilità (depolimerizzano rapidamente, disperdendosi sotto forma di composti silicici, indistinguibili da quelli presenti in natura).

6.0 – interventi sull’esistente

La presenza di insediamenti algali rende necessari interventi di bonifica estetico-funzionale in grado di rimuovere efficacemente e stabilmente le manifestazioni assicurando, nel contempo, livelli accettabili di protezione ed auto protezione.

Nel contesto accennato sono da evitare interventi di rimozione meccanica accompagnati, o meno, dagli usuali trattamenti algicidi. Occorre infatti considerare che questi sistemi di rimozione, da un lato, non risultano efficaci nei confronti delle ife connaturate nel tessuto murario (3.7) e dall’altro, comportano alterazioni della tessitura superficiale tali da determinare disomogeneità significative, in termini di capacità di assorbimento, e possibili vistose alterazioni di aspetto (macchie) con l’applicazione dei successivi presidi di protezione.

Tutto ciò premesso le modalità di bonifica consigliabili sono certamente rappresentate dall’applicazione di soluzioni ecologiche con effetti antiriproduttivi (CONSILEX ANTIMUFFA REMOVER), dall’attesa necessaria a svilupparne completamente l’azione e dalla successiva creazione di presidi idrorepellenti trasparenti (CONSILEX ALTRAIN), in grado di inibire o ostacolare il contatto dell’acqua e degli agenti contaminanti con le superfici murarie.

 

L’applicazione di CONSILEX ANTIMUFFA REMOVER non richiede interventi di asportazione diretta degli insediamenti che potrebbero causare lo spostamento e la diffusione delle spore. Sviluppa un’efficace azione antiriproduttiva progressivamente più evidente nel tempo e può essere ripetuta, ove necessario, dopo circa 15 giorni, per una più rapida efficacia

 

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Autore della news

Edoardo Mocco

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