Ripristino di opere in calcestruzzo con malte colabili strutturali

Codice: M.0021

Aggiornamento: 14 aprile 2020

Ciclo di ripristino del calcestruzzo degradato in ambiente aggressivo, mediante impregnazione con rialcalinizzante-consolidante, trattamento dei ferri d’armatura, getto casserato di malta colabile strutturale, rasatura strutturale e pitturazione elastomerica anticarbonatazione.

Consumi suggeriti

Prodotti Consumi
CONSILEX SAN 0,25 kg/m² Superficie da trattare o rivestire
REPAR STEEL 0,1 kg/m Ferri d'armatura ossidati
GROUT 6 19,5 kg/m²/cm Superficie da realizzare/Spessore
REPAR SM 1,65 kg/m²/mm Superficie da trattare o rivestire/Spessore
PROTECH WAC-T 0,3 kg/m² Superficie da trattare o rivestire

Step by step

1

Pulizia ed irruvidimento del conglomerato cementizio, compresa l’asportazione delle parti friabili ed incoerenti di calcestruzzo degradato, sino ad ottenere una superficie sana e compatta, compresa la depolverizzazione e l’idrolavaggio in pressione del supporto che, all’atto delle successive ricostruzioni dovrà risultare nella condizione “satura a superficie asciutta”.

2

Rialcalinizzazione del conglomerato mediante applicazione a spruzzo di trattamento consolidante, reattivo, incolore, basato su silicati alcalini in dispersione acquosa, CONSILEX SAN, per un consumo medio di circa 0,25 litri/m². L’applicazione, che deve essere effettuata su supporto umido, non comporta attese per gli interventi successivi.

3

Preparazione dei ferri d’armatura comunque esposti, mediante sabbiatura o spazzolatura meccanica. La preparazione dovrà necessariamente essere protratta sino a quando le superfici dei ferri risultino a “metallo bianco”.

4

Protezione anticorrosiva dei ferri d’armatura mediante applicazione in singola passata, a pennello, della specifica micromalta cementizia bicomponente, addizionata con inibitori di corrosione, ad azione superpozzolanica, REPAR STEEL, per un consumo di circa 0,1 kg/ml di armatura da trattare. Si consiglia di ricoprire esclusivamente i ferri d’armatura, ma non sussiste alcun problema per le eventuali sbordature della micromalta cementizia sul supporto adiacente i ferri.

6

Eventuale predisposizione di ancoraggi per posizionamento di armatura aggiuntiva (se prevista), mediante spezzoni di acciaio ad aderenza migliorata, fissati in opera in fori opportunamente predisposti, con impiego della specifica boiacca d’ancoraggio GROUT CABLE, per un consumo medio di 1,60 kg/lt (volume d’ancoraggio spezzoni d’acciaio per eventuali armature aggiuntive). Messa in opera e fissaggio dell’armatura addizionale (se prevista) mediante legatura agli ancoraggi predisposti.

9

Predisposizione di adeguate casserature di contenimento. Ricostruzione volumetrica delle geometrie mancanti mediante getto di malta colabile GROUT 6, a ritiro compensato, ad azione super pozzolanica, strutturale in categoria R4 secondo EN 1504/3, per un consumo di circa 19,5 kg/m² per ogni cm di spessore ricostruito. Miscelare la malta con efficace mescolatore meccanico per non meno di due minuti, con le percentuali d’acqua d’aggiunta indicate in scheda tecnica, fino ad ottenere un impasto omogeneo e privo di grumi. Disarmare i casseri dopo 48 ore di maturazione, avendo cura di bagnare e successivamente coprire le superfici con teli impermeabili per circa 7 giorni, per consentire un’adeguata maturazione umida del getto.

10

Prima di eseguire la rasatura, effettuare un idrolavaggio del supporto a pressione di 300 bar per togliere qualsiasi traccia di disarmante dei casseri e ravvivare leggermente le superfici. Rasare con rasante cementizio REPAR SM, fibrorinforzato con tecnologia READYMESH, polimero modificato, in categoria strutturale R4 secondo UNI EN 1504/3, steso a lama con spessore complessivo di circa 2 mm e finito a frattazzo spugna. Consumo di circa 3,5 kg/m2. Attendere l’asciugatura del getto e lo sviluppo delle capacità adesive del rasante (almeno 8 giorni a 20°C) prima di applicare eventuali pitture protettive.

11

Finitura protettiva delle superfici mediante applicazione, a pennello, rullo o spruzzo della pittura pigmentata PROTECH WAC-T, a base di elastomeri acrilici e polimeri fluorurati termoplastici (teflon), altamente resistente al passaggio della CO2, traspirante al vapore acqueo, certificata UNI EN 1504/2. Consumo di circa 0,30 kg/m² in due mani.

N.B: Per condizione 'satura a superficie asciutta', si intende lo stato di un supporto che, bagnato qualche ora prima, ha assorbito completamente l'acqua che vi è stata applicata, sino ad asciugarsi in superficie. In questo modo il supporto non sottrae acqua al materiale applicato e la superficie non presenta veli d'acqua che possono interporsi fra i due materiali, pregiudicando l'adesione.

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